Non c’è da stupirsi se guardando una performance di hip hop si rimanga rapiti, affascinati, elettrizzati, galvanizzati! Il corpo dei ballerini si muove come attraversato da un fluido led per poi spezzarsi in linee angolari e suggestive che impattano maggiormente sull’occhio dello spettatore quando si amplificano nell’unisono corale. Stimoli sonori e visivi creano un coinvolgimento totale anche perché la crew (la squadra di ballo) emana una positività esplosiva e contagiosa, ed è proprio la dirompenza alla base della cultura hip hop, nata negli anni Settanta nel South Bronx ad Harlem (New York) come forma di reazione alla violenza, alla povertà e alla ghettizzazione.
“Hip” vuol dire “sapere, conoscenza” e “hop” significa “salto, movimento” e questa espressione congloba 5 elementi distinti: Djing, MCing, Writing, Breaking e Beatboxing.
- Il Djing è l’attività del dj che altera il suono con un mixer e due giradischi o piatti collegati ad un amplificatore.
- Il MCing è la pratica del Maestro di Cerimonie (MC) o rapper che improvvisa rime su una base fortemente ritmata.
- Il Writing, preesistente di una decina d’anni rispetto alla nascita dell’hip hop, è il “graffitare” i muri delle metropoli per marcare un territorio e per esprimere le opinioni degli attivisti politici e delle gang.
- Il Breaking, o B-boyng o Breakdance, è lo stile di danza che rappresenta il segno più riconoscibile della cultura hip hop e deriva da varie forme di ballo: quello Afro-Brasiliano, la danza Folk russa, le arti marziali asiatiche, il Funk Californiano, gli stili di Michael Jackson e James Brown, il Freestyle, il Locking, il Voguing, il Waacking.
- Il Beatboxing è la tecnica con la quale si utilizza la bocca come cassa percussiva creando ritmiche e basi hip hop.
Se tutte queste componenti partecipano della performance hip hop, è pur vero che la danza è l’aspetto che più cattura la partecipazione emotiva dello spettatore. Il Freestyle esprime una libertà illimitata di posizioni e passi e generalmente lo si balla in piedi, mentre la breakdance è per lo più agita “per terra”. Il Locking associa linee veloci e spezzate eseguite dalle braccia a movimenti fluidi e molleggiati delle gambe.
Il Voguing nasce nelle houses statunitensi dell’East Cost, viene immortalato dall’omonimo brano e video di Madonna e si richiama al mondo della moda, alle passerelle e alle pose delle modelle sulle riviste patinate dove emerge la sicurezza in sé di riuscire a imporre la propria immagine. Così i movimenti geometrici e stilizzati diventano lo stile “Vogue”, una danza bidimensionale in larghezza e lunghezza dove la silhouette risulta appiattita come se fosse percepita dall’occhio in una foto.
Al contrario nel Waacking, che nasce nella West Coast e si basa sulla Discomusic degli anni’70/’80, si predilige la tridimensionalità con l’affioramento di una storia da raccontare attraverso una danza che esce letteralmente fuori dal corpo.
Voguing – FUJIKO presenta B-FUJI
Waack it up!!! Final: Sabina vs Fujiko