La bravura nella salsa

Premessa

Che cosa rende un ballerino di salsa bravo? Esistono dei canoni e delle caratteristiche obiettive che vanno a definire la bravura di un salsero? Queste domande sono state rivolte ad allievi e insegnanti sia di salsa cubana che di altri stili, e sono state registrate le risposte che verranno riportate per soddisfare la tua curiosità salsera.

Indice

  1. Primo fra tutti il ritmo!
  2. Saper portare la dama e controllo…
  3. La musicalità e l’interpretazione nella salsa
  4. Attitude nel ballo
  5. Umiltà umiltà umiltà

 

Primo fra tutti il ritmo!

salsa cubana e rueda de casino all'aperto
Un gruppo di appassionati ballerini di salsa all’aperto in una piazza

Si conviene che un ballerino senza ritmo è come una penna senza inchiostro. Come in ogni disciplina di danza che si rispetti, l’esecutore che ha lacune al riguardo non deve far altro che studiare, studiare e studiare. Non può esistere ballo che venga eseguito fuori musica perché altrimenti si parlerebbe di altro.
Sicuramente non è semplice muoversi a tempo di musica e anche i più grandi professionisti possono perdere qualche battuta. La bravura, allora, si apprezzerà nella capacità di recuperare il ritmo perduto.

L’uomo è colui che è maggiormente responsabile nel seguire il tempo perché nella salsa è il cavaliere a guidare la dama; non ci si aspetti che la donna trascini l’uomo! Anzi, una dama rifiuta facilmente di ballare in coppia con qualcuno che non sia capace di accompagnarla come si deve e di farla divertire sul ritmo.
D’altra parte non è uno stereotipo il fatto che il sangue latino abbia la musica dentro; la salsa ha giustappunto questa peculiarità: non può essere spogliata della sua essenza.
Maschietti, imparate a seguire il ritmo.

 

Saper portare la dama e controllo…

Visto che è stato accennato, approfondiamo il ruolo del cavaliere, quello, cioè, del condurre. Saper guidare la coppia è un’altra caratteristica del bravo ballerino. L’uomo deve valutare chi ha di fronte e quanto sappia ballare la dama. Certo è che se è lui stesso quello a non sapersi muovere allora è un altro paio di maniche.
Ma ammettiamo, per ora, che il cavaliere sia sufficientemente capace e che non abbia problemi a coordinarsi con la donna. Quali altri problemi potrebbero minacciare la coppia?
Le altre coppie!
Ebbene sì, non sono rari i casi in cui ci si faccia male a causa di altri ballerini e si dia vita a un vero e proprio scontro di “macchinine”.
In questi casi bisogna intendersi per evitare di toccare gli altri salseri in pista e la bravura trova modo di esprimersi nel schivare colpi volanti di samurai travestiti. Scherzi a parte, controllarsi nelle movenze e nello spazio è fondamentale per non porre fine ad un entusiasmo ormai in azione.

 

La musicalità e l’interpretazione nella salsa

Coppia che si diverte ballando salsa
Uno spettacolo dei nostri corsi di salsa

Dopo il ritmo e il controllo abbiamo la musicalità e l’interpretazione di questa.
Per musicalità si intende la capacità di sintetizzare quanto si ascolta in un passo o in una figura, di riassumere il beat in un gesto.
Ciò significa – e qui si aggiunge l’interpretazione – che un ritmo incalzante non può essere ballato con disinvoltura e lentamente, come, allo stesso modo, uno più moderato con eccessiva dinamica.

Ogni ritmo ha il suo portamento e un bravo ballerino è quello che riesce a distinguerne la natura per poi domarlo.
Si dice spesso in musica, relativamente al pianoforte, che il musicista debba dominare sullo strumento. Non è forse anche così nella salsa? “E se non sei d’accordo mi dispiace per te!”, direbbe il noto rapper italiano Caparezza (la frase è ripresa da una sua canzone dal titolo “il secondo secondo me”).
Se non si riesce a “comandare” la musica si finisce per essere sopraffatti, si perde il tempo e l’esecuzione fallisce.

In questo non è solo l’uomo il lato attivo della coppia; si esca dall’immaginario collettivo che la dama sia sempre passiva e che non faccia altro che lasciarsi guidare come un burattino nelle mani di un burattinaio.
Oltre a tutto questo, agli occhi degli amatoriali – e sono la gran parte dei forum sulla salsa nel web ad affermarlo – il bravo ballerino è quello che sa ballare con tutti e che non si rifiuta di ballare con nessuno, facendo divertire ciascuno.
Spesso si sente dire “Nah, perché dovrei ballare con gli altri se ho già con chi farlo?”, come a voler dire che non si riuscirà mai a muoversi tra le braccia di qualcuno che non si conosce.

Certo, è vero anche che eseguire pasitos e figure con una persona diversa dalla solita impegna molto di più il fisico e la mente perché ci si deve impegnare a mostrare quanto si è capaci a seguire il ritmo, ad esempio.
Personalmente credo che non si debba aver paura di mettersi in gioco, dal momento che provare non costa nulla e restarci male per qualsiasi cosa che in un’esecuzione possa andare storto non è poi così compromettente. Nella salsa bisogna sperimentare, mettersi in discussione e non pensare al giudizio degli altri perché mai si pratica mai si impara.

 

Attitude nel ballo

Un’altra caratteristica che non può mancare per definire la bravura di un salsero è quella che Papito Jala Jala – e non uno qualsiasi – definiva attitude.
Tradurre la parola attitude con attitudine è non solo errato ma anche banale poiché la si spoglierebbe di ogni sua essenza intima, la si “snaturerebbe”.
Nella danza l’attitude è il carisma del danzatore, la sua personalità, quell’elemento che si potrebbe riassumere nella frase americana “dance to express not to impress” (“balla per esprimere qualcosa e non per impressionare qualcuno”).

L’attitude è la massima forma di equilibrio tra la presunzione di voler stare sempre sotto la luce dei riflettori e la necessità di nascondersi negli angoli più bui di una sala perché ci si vergogna degli altri.
Avere attitude è possedere il controllo di se stessi e sapersi caratterizzare, distinguendosi dalla massa. Ma l’attitude non può esistere se mancano altre doti, perché la personalità, quella vera e apprezzata dai molti, si manifesta nel momento in cui il ballerino sa essere umano.

Quando si balla ci si dimentica di tutto (e questo delle volte è un bene), perfino del fatto che si dovrebbero, ogni tanto, esprimere delle emozioni.
Esternare quello che si prova non è vietato, anzi!
Rendere partecipi gli altri dei propri sentimenti non può che farli sereni e maggiormente gioiosi.
D’altra parte perché si balla se non per svagarsi, divertirsi e condividere una passione, nonché la vita del momento, fatta principalmente di emozioni, appunto?
La salsa è il mix per antonomasia di passione, divertimento e personalità. Se mancano queste costanti, bhè, addio bravura!

 

Umiltà umiltà umiltà

È l’umiltà, infine, l’ultimo- ma non ultimo, intendiamoci- fattore da mettere in moto.
Nell’esistenza quotidiana, a scuola, a lavoro, nelle relazioni e nel sociale se è carente l’umiltà si apprende di base pochissimo poiché si cade nella trappola della competitività.
I ballerini di salsa sono di continuo assaliti dal killer della competizione e si pensa di più a superare l’altro piuttosto che a rilassarsi veramente nel piacere di un genuino ballo di coppia.
Non ci si soffermi sulla bravura tecnica, ma si alzi il collo per guardare più lontano e poi, badate bene, lo si riabbassi per imparare davvero.

La bravura nella salsa ultima modifica: 2020-06-14T18:22:20+02:00 da gianluca

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