Nel Medioevo, parlando in termini molto generali, la danza non era ben vista dalla Chiesa; ballare veniva ritenuto peccaminoso e non conforme ai dettami ecclesiastici ma, nonostante questo, lo sviluppo e la diffusione della danza non si arrestarono.
Per danza medievale si intende il mantenimento e la trasmissione delle modalità coreiche già esistenti in precedenza. Nella danza del Medioevo sono presenti diversi temi, quali la morte, i raccolti, le nozze e la fertilità.
Ai balli tradizionali si affiancano le danze mascherate, ballate in cerchio e legate ai riti magici.
I principali balli che si praticavano nell’antichità erano:
- la balade o ballata, solitamente danzata in file;
- il roundeau, chiamato anche rotta, rond o rondellus, un ballo che avveniva in cerchio;
- il virelai – termine che deriva dalla parola contorcersi – i cui movimenti consistevano, appunto, in difficili e acrobatiche contorsioni del corpo;
- l’estampie;
- il branle;
- il saltarello;
- la tresca;
- la basse danse;
- la tarantella,
- la carola, conosciuta anche come karol o querole, ballata anch’essa in cerchio, di cui ci sono pervenuti più documenti rispetto alle altre discipline.
Ballata nelle corti e negli ambienti rurali dell’Europa Occidentale a partire dal dodicesimo secolo, questo tipo di danza consisteva nell’incontro di due gruppi di danzatori che si tenevano per mano e, muovendosi, andavano a formare un cerchio, nel quale un capogruppo conduceva danza e canto, mentre gli altri membri ripetevano il ritornello.

Purtroppo non vi è alcun documento riguardante le musiche dei balli medievali; le uniche tracce sono presenti nelle cantilene tramandate oralmente nel corso dei secoli. In compenso, sono stati ritrovati alcuni brani strumentali, arrivati fino ai giorni nostri grazie a preziosi manoscritti.
Un’importante novità dell’epoca fu l’introduzione della figura del giullare, conosciuto anche come cantastorie, menestrello, buffone e artista nell’arte del mimo. Ciò che rende particolare e importante questa figura è che era un vero e proprio danzatore, capace di intrattenere e divertire la massa.
Il giullare era capace di ampi e spettacolari movimenti, era molto agile, fisicamente prestante, di bella presenza e nessuna delle sue performance era legata alla religione, cosa abbastanza rara nel medioevo.
Durante il periodo medievale si svilupparono anche le danze macabre e cimiteriali, in cui le persone appartenenti ai ceti popolari si cimentavano in balli improvvisati, durante le cerimonie funebri, perché – all’epoca – la morte non era vista come un avvenimento negativo nella vita di un individuo, bensì lo accompagnava durante tutta la sua esistenza.